Interno ed esterno
L’inquinamento elettromagnetico artificiale si può distinguere un due branchie:
- all’interno delle nostre abitazioni;
- all’esterno delle nostre abitazioni.
All’interno è rappresentato da tutti gli strumenti elettrici che oramai hanno nel corso degli anni sempre più riempito le nostre case (frigoriferi, forni a microonde, phon, TV, radio sveglie, lampade, lavatrici, etc.) così come i luoghi di lavoro (computer, scanner, stampanti, wi-fi, etc.).
Ma i campi elettrici sono presenti anche quando gli strumenti sono spenti per via della presenza delle rete elettrica, sempre attiva.
All’esterno le onde elettromagnetiche vengono prodotte da antenne, ripetitori, tralicci, etc.
In Italia
In Italia abbiamo una massiccia presenza di antenne (molte delle quali abusive) per le telecomunicazioni, infatti, con l’avvento della rete LTE (4G), nel nostro paese siamo ad un numero ben oltre gli USA.
I limiti d’esposizione stabiliti in Italia negli ultimi 20 anni hanno visto un repentino innalzamento per sostenere tali tecnologie senza tenere conto dei molteplici studi condotti da medici e scienziati sugli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana.
Si è passato dai 6 v/m del 2001 ai 20 v/m del 2014. In futuro con l’avvento della tecnologia 5G i limiti d’esposizione saranno spinti a 60 v/m. A riguardo ci sono tante associazioni, comitati e tribunali europei che, sostenuti da studi approfonditi, stanno contestando l’installazione di tale tecnologia che in alcuni territori italiani ed europei è già in corso d’opera.